Conferenza IATAI 2010

IATAI Conference

IATAI Conference 2010

Un’accurata  Analisi e Ricostruzione dell’incidente Stradale non può mai prescindere da una continua attività volta alla formazione ed  aggiornamento professionale.” Highlight Conferenza e nuovi progetti di formazione

Ivan Macella del  team Forensiceye ha partecipato alla Il  24° meeting annuale “Traffic Crash Reconstruction Conference” tenutasi a Bloomington, Illinois (USA) dal 15 al 17 Settembre 2010.

Alla conferenza hanno partecipato istruttori e formatori di livello internazionale i quali hanno tenuto lezioni sia di carattere teorico che pratico su argomenti relativi alla investigazione e ricostruzione degli incidenti stradali tra i quali:
“Dinamica veicolare Caravan e Autobus”

  • “ Utilizzo Drag Sled e test partici coefficiente d’attrito su strada”
  • “ EBS, KEES, Delta –V e la prima legge della termodinamica”
  • “Concetti fondamentali “Energia”- Calcolo coefficiente di rigidezza”
  • “ Dinamica e Forze esercitate dalle Ruote”
  • “Collisioni con Pedoni”
  • “Collisione con Veicoli Commerciali”
  • “ Ribaltamento dei Veicoli Crash test ed analisi dei risultati”.

Conferenza IATAI 2010

La formazione e l’aggiornamento è stato a cura di consulenti ed istruttori di rilevanza internazionale, tra i quali John Daily, Nat Shigemura, Andrew Rich e molti altri ancora.

Ho avuto l’onore i partecipare all’organizzazione del crash test, un lavoro di certo non facile ma che mi ha consentito di imparare tantissimo ed accrescere le mie conoscenze personali e professionali.

IATAITali viaggi negli USA non rappresentano assolutamente dei costi, ma degli investimenti utili a fornire servizi di ricostruzione incidenti stradali sempre più evoluti e qualificati a vantaggio di quanti si rivolgono a noi per le consulenze tecniche professionali.

Perchè ho scelto di studiare negli USA?

Perchè sono convinto che la formazione non è qualcosa che si può improvvisare, le associazioni di categoria nel settore della ricostruzione degli incidenti stradali in USA si impegnano costantemente per sviluppare programmi di studio validati da “peer review” e da test ed esperimenti scientifici.

In Italia non è così, le associazioni (se pur meritevoli) sono chiese in se stesse e di rado fanno intervenire nella formazione docenti di caratura internazionale,nel nostro settore  le università in Italia sono decisamente “autoreferenziali” e non hanno un numero di pubblicazioni ed innovazioni tale da essere sottoposte all’attenzione della comunità scientifica internazionale e quindi essere soggette a critiche, sarà la mancanza di fondi, sarà come essi vengono impiegati, ma al momento in Italia non vi è nulla di paragonabile alla ricerca nel campo della ricostruzione degli incidenti stradali che si avvicini a quanto è esistente in realtà quali gli Stati Uniti d’America, Germania, Giappone..

Ripeto sempre a me stesso..perchè non imparare accedendo direttamente alla fonte?